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Cartella di cinque stampe
eseguite
in kalitipia all'oro
su Arches acquarello
1989
Dim. 28 x 38 cm
ALIBI - voce latina:
'altrove', 'in altro luogo'
La kalitipia (calitipia, callitipia) è un processo di stampa fotografica 'ad immagine evidente' - cioè che non richiede sviluppo - entrato nell'uso verso la fine del secolo XIX, che non dev'essere confuso né con la calotipia né con la collotipia.
Per la kalitipia, come miscela sensibile si usa un sale di ferro e nitrato d'argento.
Si produce un'immagine a vista che necessita solo di un fissaggio con una colorazione finale seppia.
La copia veniva spesso virata all'oro sia per modificare ulteriormente la colorazione (bluastra) che per ottenere una migliore conservabilità nel tempo.
Il processo era considerato di semplice esecuzione ma piuttosto lento rispetto ai tradizionali metodi all'argento che si stavano affermando con esposizioni di gran lunga inferiori. |
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